Durante la lunga emergenza legata alla pandemia, uno degli strumenti più utili per capire se bisogna allarmarsi o meno per la presenza di sintomi sospetti è il saturimentro, chiamato anche pulsossimetro o ossimetro.

Si tratta di uno strumento diagnostico che permette di misurare la quantità di ossigeno nel sangue arterioso periferico. Permette in questo modo di controllare come il nostro sistema respiratorio riesce ad ossigenare il sangue, fornendo indicazioni preziose sui primi segnali di difficoltà polmonare.

L’esame è non invasivo, si tratta di un apparecchio per uso domiciliare molto facile da utilizzare. Non richiede competenze di carattere tecnico o medico. In genere, il saturimetro è costituito da una pratica sonda a pinza che va applicata, per gli adulti sull’ultima falange di un dito della mano oppure sul lobo dell’orecchio e nei neonati o bimbini molto piccoli, sul piede.

Dopo aver accesso l’apparecchio e averlo posizionato rispettivamente sulla parte del corpo da misurare, il saturimentro in qualche secondo si stabilizza, mostrando due valori rilevanti: la saturazione e le pulsazioni, o frequenza cardiaca.

VALORI NORMALI

La misurazione della saturazione varia dal 90% al 99%. Sopra il 96% si può considerare di avere una buona saturazione e quindi si hanno valori normali di O2. Invece, sotto il 96% la saturazione del sangue è considerata bassa. Se i parametri scendono al di sotto del 90% è presente una grave carenza di ossigeno

In particolare tra il 95% e il 93% si parla di lieve ipossia, o parziale assenza dell’ossigeno; i valori tra il 92% e il 90% indicano un’ossigenazione insufficiente ed è consigliabile sottoporsi a emogasanalisi.

Le possibili cause di ipossia da carenza di ossigeno nel sangue (ipossia ipossica) sono numerose, tra le più comuni ricordiamo: asma, cancro ai polmoni, sindrome da distress respiratorio, ostruzione fisica delle vie aeree e polmonite.

PREPARAZIONE

Quando si usa tale strumento, per evitare errori di misurazione, è indispensabile non avere lo smalto sulle unghie e soprattutto averle ben pulite.

Il saturimetro indica, oltre la saturazione e le pulsazioni, anche un terzo parametro: l’indice di perfusione.

L’indice di perfusione oscilla dal 0,25% al 20% e indica se il sito su cui si sta misurando la saturazione, ad esempio il dito, ha giusta irrorazione sanguinea e se l’operazione è stata eseguita in maniera corretta.

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N.B. Le indicazioni terapeutiche riportate non costituiscono, ovviamente, elenco esaustivo. Per consigli o soluzioni personalizzate chiamaci allo 011.323067 o inviaci un’e-mail a medisan@medi-san.com.

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